Terzo settore e Sport, riforma Iva rinviata al 2026

La manovra di bilancio posticipa l’entrata in vigore del nuovo regime, garantendo un ulteriore anno di esenzione.

Il pianificato passaggio al nuovo regime Iva per gli enti del Terzo settore (ETS) e le associazioni e società sportive dilettantistiche (ASD e SSD) viene rinviato al 2026. Questa proroga, inserita nel disegno di legge di Bilancio per il 2025, rappresenta una risposta mirata alle preoccupazioni sollevate in merito all’adeguamento delle realtà più piccole ai nuovi obblighi fiscali.

Il viceministro dell’economia ha annunciato tale decisione durante l’assemblea della Confederazione italiana agricoltori, chiarendo che l’obiettivo è definire criteri e indicatori che consentano a queste organizzazioni di continuare a operare nel regime di esclusione Iva ancora per un altro anno. Questa decisione si allinea con l’approccio del governo di garantire una “delega fiscale per un intervento complessivo”.

La differenza tra il regime di esclusione e quello di esenzione Iva è significativa. Il primo, a cui sono attualmente soggetti ETS, ASD e SSD, permette di evitare l’onere dell’apertura della partita Iva e l’obbligo di utilizzo dei registratori di cassa per le operazioni fiscali. Con l’eventuale transizione al regime di esenzione, questi enti avrebbero dovuto affrontare una serie di nuovi adempimenti burocratici e fiscali, creando, soprattutto agli enti di minori dimensioni, non poche difficoltà.

La proroga permette quindi di mantenere inalterato lo status quo per tutto il 2025, dando tempo al Governo di stabilire i “paletti” necessari per una futura applicazione della normativa che possa considerare la grandezza delle organizzazioni coinvolte, favorendo in particolar modo le più piccole.

Il pacchetto normativo completo necessita però dell’approvazione dell’Unione Europea. L’Iva, essendo un’imposta armonizzata a livello comunitario, necessita di un costante dialogo con l’Unione Europea per garantire che le misure adottate dai singoli Stati siano conformi alle normative UE. Il Governo in merito ha già evidenziato progressi significativi nel dialogo con le istituzioni europee, sottolineando come l’Italia rappresenti un caso unico nel panorama continentale. Il nostro Paese vanta infatti un sistema normativo evoluto nel settore non profit, che potrebbe fungere da modello per altri Stati membri.

L’attenzione è ora rivolta al 2026, con un anno a disposizione per trovare un equilibrio che soddisfi tanto le esigenze nazionali quanto quelle europee.

proroga iva al 10 gennaio 2026

Sono state definite alcune date per la realizzazione della riforma del Terzo settore.

Si prevede la trasmigrazione al RUNTS delle associazioni iscritte attualmente agli albi APS e ODV esistenti a partire dal 23/11/2021. Tale operazione dovrà essere completata entro il 21/02/2022.
Il RUNTS dalla data di ricezione dei dati avrà 180 giorni di tempo per chiedere alle singole associazioni integrazioni necessarie per completare il registro, ivi compreso la eventuale modifica degli statuti se non considerati conformi a quando previsto dalla legge 106/2016 e dal decreto 117/2017. Le singole associazioni dovranno provvedere nei 60 giorni successivi. La mancata richiesta di dati entro i 180 giorni previsti sarà considerato tacito assenso alla iscrizione.

La data del 23/11/2021 diventa la data ultima in cui possono essere inviate le iscrizioni agli albi esistenti con il sistema attuale, quindi da tale data non sarà più possibile richiedere l’iscrizione all’albo APS tramite la FITeL. Le domande presentate prima di tale data saranno evase con i tempi previsti
Successivamente le iscrizioni saranno richieste agli uffici statali, Regionali o provinciali, in modo informatico su moduli appositamente predisposti dal Ministero ed in via di pubblicazione.
Ricordiamo che le APS e le ODV, già iscritte agli albi esistenti, possono adeguare il loro statuto al decreto 117/2017 in forma semplificata (maggioranze della assemblea ordinaria) entro il 31/05/2022 e registrarlo alla agenzia delle entrate in esenzione di bollo e di tassa di registro.

proroga iva al 10 gennaio 2026

CIRCOLARE RIFORMA TERZO SETTORE – 28 OTT 21